Mi chiamo Andrea, sono un ragazzo diversamente abile di 27 anni. Vivo in provincia di Milano.
Sono affetto da tetra-paresi per una mancanza respiratoria al momento del parto e cammino con le stampelle. Ho cominciato a muovere i primi passi all’età di cinque anni.
Ho un carattere forte, un’allegria fuori dal comune ed una grande capacità di memorizzazione, di osservazione e immedesimazione. All’età di 4 anni circa, vidi per la prima volta la pubblicità di “ Meccalan” con due protagonisti, la botte e la bottiglia.
La prima era scortese, pignola e petulante nel ruolo di cattiva.
La seconda invece aveva i tratti tipici del personaggio buono. In pochissimo tempo riuscii ad imparare le parti dei due personaggi a memoria ed eseguii una piccola performance teatrale.
Avevo ancora cinque anni quando iniziai a ripetere parola per parola il contenuto della favola che mia madre mi leggeva ogni sera.
Un giorno i miei lessero casualmente un articolo di giornale su un’équipe statunitense, che era stata in grado di far camminare dei bambini con una patologia simile alla mia. Fui visitato dal primario ad Atene.
La mia vita non è stata più la stessa!
Prima grazie ad una vera e propria gara di solidarietà, per raccogliere i fondi necessari per il delicatissimo intervento, e successivamente grazie all’interessamento dei media, in particolare della trasmissione “Casa vostra” di Rete 4, sono partito per gli Stati Uniti per essere operato.
Sono passati 22 anni da allora.
Nel frattempo mi sono laureato in comunicazione, media e pubblicità a luglio di quest’anno.
Oggi sono in grado di camminare con le stampelle senza problemi all’interno di spazi chiusi e all’aperto posso muovermi con una sedia a rotelle.
Circa tre anni fa, ho scoperto l’esistenza di un centro riabilitativo cubano, “Il Ciren”, specializzato nella riabilitazione neurologica.
Con diretti contatti mi hanno garantito che potrei lasciare definitivamente la sedia a rotelle.
Ma sono consapevole che i costi sono insostenibili, perché viviamo in un periodo storico di ristrettezza economica e perché un adulto tocca meno la sensibilità che un bambino.
La mia situazione attuale è molto differente da allora.
Tuttavia non mi sono dato per vinto e sono attivo nel sociale.
Ho l’opportunità di andarenelle scuole, nelle associazioni, nelle parrocchie per parlare di bullismo e disabilità.
Spesso tratto il tema spinoso dell’amore per i disabili, che è stato anche oggetto della mia discussione di laurea.
Inoltre insieme a degli amici cerco di ottenere l’attenzione dei media sul problema della disabili: ad esempio quasi nessuno è a conoscenza del fatto che il 3 dicembre sia una giornata interamente dedicata alla rivendicazione dei diritti delle persone con disabilità.
Tutti conoscono e partecipano attivamente alle giornate a sostegno degli omosessuali. Purtroppo non si verifica la stessa attenzione sulla disabilità.
Infine ci tengo a dire che molto presto farò un’audizione per un musical ispirato a Glee. Vi confesso che non ho mai recitato in vita mia e quindi sarà per me un’impresa davvero ardua!
Andrea de Chiara